Ginnastica addominale ipopressiva, dalla prevenzione alla terapia

Maggio 23, 2018 - by Team Diastasi Italia - in Esercizi

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Le Tecniche Ipopressive sono state create per il recupero a livello uro-ginecologico e posturale, con ottimi risultati per la salute e l’estetica. Numerosi studi hanno evidenziato la stretta relazione tra tono dei muscoli della fascia addominale, tono dei muscoli del pavimento pelvico e postura.

Cos’è la Ginnastica Addominale Ipopressiva?

Un nuovo metodo di riprogrammazione posturale globale creato dal Dott. Marcel Caufriez, che ci permette di tonificare la fascia addominale e il pavimento pelvico mentre riequilibriamo la statica della colonna vertebrale. In origine è stata creata per la prevenzione post-parto. Il suo obiettivo era creare una ginnastica che fosse benefica per la fascia addominale senza effetti negativi per il perineo. A posteriori, diversi studi hanno dimostrato l’implicazione terapeutica positiva della Ginnastica Addominale Ipopressiva nelle problematiche posturali.

Funzione degli addominali

Questi muscoli permettono di assicurare un corretto equilibrio e una buona mobilità della schiena e del bacino. Con la loro tonicità partecipano alla qualità di funzioni vitali come la respirazione, la digestione e la circolazione sanguigna. La loro corretta tonicità assicura, anche, il punto vita delineato e l’addome compatto.

Pericoli di un lavoro sbagliato dei muscoli addominali

Quando si esegue un esercizio addominale classico, avvicinando le spalle al bacino o sollevando le gambe (sforbiciate o pedalate) verso il tronco, si lavora principalmente con i retti addominali. Spesso si produce un aumento della curva lombare e della pressione addominale, generando una spinta della pancia verso avanti e verso il basso: il retto dell’addome si contrae per evitare un ulteriore aumento della curva che si sta producendo a livello lombare e perciò possiamo sentire che si indurisce e trema, ma lo stiamo facendo lavorare in allungamento. Questa spinta:

  • Provoca un addome prominente (non riduce il punto vita e stira la fascia addominale). In questo modo il risultato non sarà la tanto desiderata pancia piatta.
  • Spinge gli organi pelvici verso il basso con il rischio, nel caso delle donne, di prolasso degli organi e incontinenza o rilassamento del perineo. Questa è una delle cause per cui le donne che praticano sport, specialmente se esercitano molto i muscoli addominali, hanno più problemi di incontinenza urinaria.
  • Aumenta il rischio di ernie (addominale, inguinale, discale, vaginale) e di diastasi dei retti addominali.

Come si tonifica correttamente la muscolatura addominale?

Con una ginnastica che ci permetta di attivare l’addome in maniera riflessa e contemporaneamente ci permetta di mantenere un corretto stiramento della colonna vertebrale “autoallungamento”. Utilizzando le posture ipopressive diminuisce la situazione di iperpressione che appare nel lavoro addominale classico.

Benefici della Ginnastica Addominale Ipopressiva

Tonifica i muscoli della fascia addominale, che sono quelli che delineano il punto vita e stabilizzano il tratto lombare, senza aumentare la pressione sugli organi interni del bacino.

  • Tonifica in forma riflessa i muscoli del pavimento pelvico, la base di appoggio della massa viscerale pelvica e della colonna vertebrale.
  • Riarmonizza le catene muscolari che partecipano al mantenimento della postura, perciò si tratta di un lavoro di correzione posturale.
  • Decomprime i gangli linfatici della pelvi migliorando la circolazione a livello della pelvi stessa e delle gambe.
  • Tonifica gli sfinteri uretrali e anali, quindi previene l’incontinenza.
  • Previene la discesa degli organi pelvici ed evita che ciò continui.

Per chi è indicata?

  • Se hai problemi di incontinenza urinaria o fuoriuscite di gas.
  • Se hai un prolasso dell’utero, della vescica o del retto.
  • Se hai dolori addominali, un transito intestinale lento o stitichezza.
  • Se sei in epoca di pre-menopausa e menopausa.
  • Se hai partorito o vuoi restare incinta ma non ti sei ripresa completamente dal parto precedente.
  • Se hai gli addominali deboli o la pancia gonfia.
  • Se hai la diastasi dei retti dell’addome.
  • Se pratichi sport ad alto impatto, come il tennis, la corsa, l’equitazione, l’aerobica, salti, etc….
  • Se sei ginnasta o ballerina professionista.
  • Se sei stato sottoposto a chirurgia addominale o ginecologica.

 

 

Guarda il video del dott. Marcel Caufriez:

Traduzione:

Andiamo a misurare la distanza tra i retti dell’addome durante l’inizio di un crunch e vediamo cosa succede alla diastasi. “Puoi fare l’esercizio?” Prendiamo la distanza tra i retti, la distanza qui diminuisce,”rilassati” la distanza è di 2,51 cm in questo caso la persona può realizzare crunch limitato al sollevamento delle spalle perché diminuisce la diastasi relativamente alla sua diastasi di riposo.
Andiamo a vedere anche lo spessore, 1,10 cm aumenta rispetto alla situazione di riposo. La conclusione è che ci sono persone che possono fare crunch limitato ad un certo angolo di elevazione del tronco o la totalità, dipenderà dalla verifica ecografica. Normalmente in un crunch se tutto va bene, se il tono è sufficiente della fascia addominale e la forza è sufficiente, la persona può fare crunch, eccetto, e sarà la maggior parte delle donne, se aumenta la diastasi e diminuisce lo spessore dei muscoli retti.
Facciamo adesso un esercizio di aspirazione diaframmatica, con l’apirazione diaframmatica come nel crunch la diastasi può aumentare ma meno. Vediamo in questo caso,” Inspirare, espirare apnea stirati e aprire le coste”. Mantenere l’apnea e le coste aperte. Vediamo la distanza tra i retti è di 2,02 cm diminuisce è insolito, durante un esercizio di aspirazione diaframmatica solitamente la distanza aumenta rispetto alla situazione di riposo.
Al contrario se facciamo un esercizio di ginnastica addominale ipopressiva la diastasi diminuisce molto andiamo a vedere “prendere aria espirare. Apnea, spingere i gomiti senza aprire le coste”. Qui si chiude completamente la diastasi possiamo vedere la continuità dei retti anteriori, la distanza è 0,94 cm. Questa è la dimostrazione che la Ginnastica Addominale Ipopressiva, che non è aspirazione diaframmatica, chiude al diastasi, in questo caso quasi totalmente. Conclusione, per tonificare la fascia addominale è meglio praticare esercizi di Ginnastica Addominale Ipopressiva, non crunch e non aspirazione diaframmatica. Grazie mille per l’attenzione.

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Team Diastasi Italia

8 thoughts to “Gestione della diastasi dei retti addominali nel pesista”

  • Stassi Alessandro

    20 Agosto 2018 at 14:29

    Buon pomeriggio ,vi chiedo informazioni sull’intervento x diastasi addominale .

    Rispondi
  • Nicola Moramarco

    3 Febbraio 2019 at 17:18

    Ho quasi 70 anni, mi mancano 2 mesi. Sono affetto da diverse patologie quali: diabete tipo2 con l’insulina; iperteso; ho fatto la ricostruzione della valvola mitrale e chiusura del forame ovale; ho una discopatia multipla; prolasso della pancia-addome . Sono oporabile? Se sì , in quale ospedale e se in convenzione ASL? Grazie anticipate per la risposta.
    Nicola Moramarco.

    Rispondi
  • Valle

    19 Novembre 2019 at 17:32

    Ciao,
    vorrei informazioni su un chirurgo in lombardia che effettua intervento (anche estetico) per diastasi in forma privata a costi sostenibili :-).
    Grazie.

    Rispondi
  • marcella

    12 Marzo 2021 at 6:47

    vorrei sapere se ci sono corsi on line di ginnastica ipopressiva. grazie

    Rispondi
  • Lorena Di Nardo

    14 Ottobre 2022 at 14:42

    Salve, quando nell’ultimo esercizio si parla di “spingere i gomiti”: dove devono spingere nello specifico? verso il lettino? Grazie

    Rispondi
  • Francesca DM

    2 Gennaio 2023 at 22:56

    Salve, quando nell’ultimo esercizio si parla di “spingere i gomiti”: dove devono spingere nello specifico? verso il lettino? Grazie

    Rispondi
  • Adelio

    16 Gennaio 2024 at 15:37

    buongiorno,
    è possibile avere la dispensa di questo video?
    grazie.

    Adelio

    Rispondi

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