Aprile 16, 2020
Principi di prevenzione della diastasi in gravidanza, a cura del prof. Giuseppe Pozzi
È una disciplina che pone l’attenzione sulle cause che hanno portato all’insorgenza di un problema, ricercando le alterazioni funzionali del corpo che portano al manifestarsi dolori o situazioni posturali di varia natura.
L’osteopatia, da quest’anno riconosciuta tra le discipline sanitarie, nasce alla fine del XIX secolo dal dottor Andrew Tailor Still che scoprì la relazione tra salute e l’equilibrio funzionale dell’insieme delle strutture del corpo: un corpo le cui parti lavorano in maniera corretta, garantisce il benessere generale dell’individuo.
I principi su cui si fonda l’osteopatia sono :
Le principali applicazioni riguardano le problematiche muscolo scheletriche, neurologiche (sciatalgie, nevralgie, sindrome tunnel carpale ecc..), neurovegetative (stress, ansia, disturbi del sonno ecc), occlusive, uro-ginecologiche, il sistema gastrointestinale (problematiche digestive, coliti, stipsi, ecc), gravidanza e pediatria.
Qualsiasi sia il problema da risolvere, l’osteopata considera la meccanica della zona e le relazioni che essa intrattiene con gli altri distretti anatomici.
LO SCHELETRO è un sistema ammortizzante sulle quali agiscono:
La Colonna e bacino sono l’asse attorno al quale ci organizziamo e in particolare il bacino diventa un perno importante per l’organizzazione posturale dell’individuo ed è influenzato dai distretti che si trovano al di sopra e al di sotto di esso.
LA FASCIA (tessuto connettivo che ha inserzione sulla struttura ossea, avvolge i muscoli, il sistema viscerale , i vasi e i nervi) insieme alla struttura ossea, garantisce la stabilità del corpo e le relazioni tra le varie parti, gestisce la postura e funge da trasmettitore di tensioni.
Semplificando ai minimi termini, se ho una rigidità su un’articolazione questa tensione si può trasmettere tramite la fascia in un altro distretto corporeo, impedirne il corretto movimento (organizzazione) e portare all’insorgenza di un dolore o di un ulteriore blocco articolare.
Quando sorge un problema che sia un dolore muscolo-scheletrica o una questione posturale, dobbiamo chiederci e verificare il comportamento di tutti i distretti anatomici direttamente coinvolti nell’organizzazione del corpo. Siamo infatti abituati a portare l’attenzione sulla zona in cui insorge il problema, senza tener conto delle parti che possono influenzarne la dinamica o l’atteggiamento.
Prendiamo in considerazione la DIASTASI ADDOMINALE, che ritroviamo durante la gravidanza per l’accrescimento dell’utero nell’addome (comportando uno stiramento della fascia che connette i due retti addominali) e per i cambiamenti ormonali. Solitamente questa situazione si riduce dopo il parto, di pari passo con il riassetto posturale e globale della donna (entro i 12 mesi successivi al parto).
Ipoteticamente se avessimo una struttura completamente libera ed in equilibrio, la gravidanza con le sue modificazioni non comporterebbero necessariamente la formazioni della diastasi addominale intesa come patologia. Tutti gli adattamenti richiesti dalla gestazione avverrebbero in maniera più fisiologica e naturale possibile, così come il riassetto posturale post gravidanza e il parto.
Le situazioni che possono predisporre al PERMANERE di una diastasi addominale di diverso grado sono:
Ad essa troviamo spesso correlate :
La diastasi addominale e le problematiche legate alla sfera uro-ginecologica o muscolo scheletrica nel post gravidanza, vanno viste quindi come espressione di una problematica posturale più ampia.
L’OSTEOPATIA NON “ RISOLVE ” questo problema, una volta instauratosi come patologia, ma PUÒ IMPEDIRNE L’AGGRAVAMENTO e soprattutto CORREGGERE IL MECCANISMO CHE NE HA CONTRIBUITO L’INSORGENZA, impedendo che si creino le problematiche funzionali o dolorose sopracitate.
Alla stessa maniera le tecniche osteopatiche sono efficaci per rendere più elastica e ammortizzante la struttura (il contenitore) in modo da ristabilire una corretta pressione a livello addominale, oltre che ridare maggiore equilibrio al bacino e al torace.
La gravidanza rimane comunque uno dei maggiori e più importanti fattori predisponenti alla diastasi addominale, in quanto vi è un aumento di pressione addominale e inoltre i contenitori bacino, addome e torace sono sottoposti a numerose sollecitazioni e modificazioni (meccaniche e ormonali). Il diaframma modifica la sua “posizione” influenzando le pressioni interne del corpo, non solo nell’addome ma anche a livello toracico. Cosa succede se aumentiamo la pressione all’interno di un contenitore? Questa tenderà a sfogare nelle zone in cui le pareti sono meno resistenti, tanto più il contenitore stesso presenterà meno capacità di adattamento ( maggior rigidità).
Escluso ovviamente il discorso gravidanza, anche nell’uomo è possibile si instaurino problematiche pressorie addominali scorrette, per una RIGIDITÀ DEL CONTENITORE TORACICO, ADDOMINALE E DEL BACINO e SQUILIBRIO POSTURALE GENERALE che portino all’insorgere della diastasi dei retti, associata ad erniazioni a livello ombelicale o inguinale.
Anche in questo caso gli sforzi eccessivi (sportivi o lavorativi), sovrappeso, genetica, hanno la loro rilevanza, ma non possiamo però prescindere dalla CURA del nostro corpo inteso come:
La DIASTASI ADDOMINALE va considerata ANCHE come espressione di uno squilibrio posturale e pressorio e come tale va lavorata, cercando di ripristinare una corretta funzionalità del sistema corporeo in generale, indipendentemente dalla risoluzione chirurgica.
ZIZIOLI CHIARA
OSTEOPATA D.O , TERAPISTA DEL MOVIMENTO, SPECIALIZZATA IN PROBLEMATICHE URO-GINECOLOGICHE
One thought to “Benefici dell’addominoplastica su lombalgia e incontinenza urinaria”
Nicoletta Papa
29 Agosto 2022 at 17:37
Mi chiamo Nicoletta ho 48 anni il mio primo sintomo (gonfiore addominale) è subentrato dopo le due gravidanze (2006-2007. In una fase di accertamenti e visite per questo gonfiore mi è stato riscontrato un tumore germinale ad uno vaio per qui sono stata sottoposta ad intervento chirurgico per asportare ovaio dx. È seguito ciclo di chemioterapia e dopo i 5 anni di controlli semestrali sono guarita definitivamente. Sempre per lo stesso sintomo di gonfiore addominale e una pretuberanza quando da supina mi alzavo con la schiena ,mi sono rivolta ad un gastroenterologo che mi ha riscontrato una laparocele a cui è seguito un’altro intervento chirurgico con una rete. Dopo qualche anno mi è stata riscontrata una recidiva di laparocele. Ad oggi ho sempre mal di schiena (lombare)e cervicale, il gonfiore addominale che aumenta durante la giornata, nausea, incontinenza.pesantezza al bacino e alle gambe. Ho scoperto informandomi che la diastasi addominale provoca questi sintomi per cui un’amica che si è sottoposta a questo intervento mi ha detto di chiedere aiuto a Diastasi Italia. Grazie